GALLES-VIAGGIO nella terra del Red Dragon

Il primo cartello che incontriamo è '''Croeso i Cymru''', benvenuto in Galles. I gallesi si presentano così:
'''Siamo gente indipendente, e la nostra accoglienza è famosa'''


Forti della loro storia, oggi lo spirito nazionale è più vivo che mai. Ovunque sventola la bandiera bianca e verde con il Red Dragon. Tutti i cartelli e le indicazioni  sono nelle due lingue, prima il gallese e sotto l’inglese.
Gli anglosassoni che invasero il GALLES definirono "stranieri" (Welsche) i celti romanizzati che si erano rifugiati nell'odierno Galles. Da questa loro definizione ebbe origine il nome in lingua inglese del paese e dei suoi abitanti.
Nel 1998 la terra del Red Dragon ha ottenuto la devolution dal governo di Tony Blair che ha portato all'istituzione dell'Assemblea nazionale per il Galles, dotata di poteri di spesa all'interno del paese.
Ma la voglia d’indipendenza inizia da lontano….. 
CAERFHILLY
Dopo l'approvazione dello Statuto di Rhuddlan, che introduceva nel Galles il diritto e il sistema feudale inglese lasciando un ruolo marginale ai gallesi, si racconta che Edoardo I “l'invasore”, promise ai gallesi, che erano fortemente attaccati alla loro lingua, che mai avrebbe dato il controllo del loro paese a qualcuno che parlasse inglese. Infatti, nominò il figlio primogenito appena nato Principe del Galles, affermando che un neonato non parlava l’inglese! Il potere sul paese da parte di Edoardo I fu rafforzato dalla costruzione di numerosi castelli e da successivi insediamenti di coloni inglesi.






Non si può andare in GALLES e non visitare i castelli medievali che sono la maggior attrazione, insieme a paesaggi e natura stupendi!
Montagne, brughiere, valli tranquille, selvagge scogliere e grandi spiagge.


Il nostro viaggio inizia da sud e subito ci colpisce il verde... e la pioggia!
(Avevamo già in preventivo la frequente pioggia, essendo già stati in G.B.)
Prima di fare tappa nella capitale CARDIFF, entriamo in Galles dal '''Severn Road Bridge''', usciamo dalla A48 e viaggiamo sulla riva sinistra del '''FIUME WYN''', un fiume che scorre in una valle bellissima, poco abitata. 

CONWEY CASTEL

ABBAZIA cistercense di TINTERN


A nord di Cardiff raggiungiamo '''CAERFHILLY'''. C’immergiamo nel medievale castello. La giornata è ventosa e grigia, a tratti piove, e l’interno del possente castello ha un aspetto truce. Una delle torri laterali pende paurosamente, e sembra debba cadere da un momento all’altro!
Ci sono chiassosi bambini in gita scolastica che con le insegnanti pranzano al sacco sul prato del cortile , indossano coroncine reali di cartone dorato.
Al visitor center conosciamo Chiara, una ragazza ventitreenne di Venezia che sta perfezionando l’inglese. Ci parla della famosa fiera del formaggio con molti espositori e turisti che affollano la cittadina.


Sulla strada per la capitale facciamo tappa al '''COCH CASTEL'''.
Bello e integro perché ricostruito nel 1850 sulle poche rovine in perfetto modello medievale. Da ammirare le sale tutte dipinte e gli arredi..
Uscendo dal portone non posso fare a meno di pensare al proprietario e alle sue….sterline!
La capitale '''CARDIFF''' è una città giovane, il centro storico si può tranquillamente visitare a piedi. La passeggiata inizia nell’immenso parco accanto al castello, d
onato alla città da una delle famiglie più ricche del mondo, i Conti Bute. Il '''BUTE PARK''' è un’oasi verde dove ci si riposa, si legge, si corre…È tanto grande che si dimentica d’essere in una città! Facciamo un giro tutt’intorno alle mura del castello. Non molto lontano dall'ingresso del Cardiff Castle, vediamo l'orgoglio di Cardiff, il '''MILLENIUM STADIUM''', la sede sportiva più carismatica della Gran Bretagna. Numerosi ristoranti, 350 pub e simpatici negozi, si trovano nelle '''VICTORIAN ARCADES''', sempre in zona. Un’altra istituzione è il teatro WALES MILLENIUM CENTRE. Mentre il vecchio molo, da cui un tempo si esportava carbone, oggi ospita eleganti caffè, ristoranti e la '''NATIONAL ASSEMBLY.'''

Dopo la capitale raggiungiamo il '''GOLFO di SWANSEA''', bellissimo, con grandi spiagge, ci fermiamo alla punta '''MUMBLES'''. Aspettiamo il tramonto che ci viene negato da un sipario di nuvole. Ci sono due piccole isole con faro, un gran parcheggio e un affollatissimo ristorante italiano: il “Castellamare”.
Ancora nel sud, c’è '''KIDWELLY CASTEL'''.
Ben conservato. Con mura esterne a semicerchio e all’interno il maniero quadrato con quattro torri possenti sugli angoli.
Non poteva mancare la passeggiata nel borgo antico di '''TENDY''' circondato da mura, con un labirinto di stradine medievali piene di negozi.
Collocata su alte rocce, la parte più nuova ha case affiancate e rivolte verso l’immensa spiaggia che si raggiunge con scale. C’è anche una piccola isola con un forte. La bassa marea offre la vista di suggestive grotte di pietra nera levigata dalle onde. Purtroppo piove, fa freddo, e non possiamo rimanere a passeggiare sulla spiaggia.
Raggiungiamo il '''PEMBROKSHIRE COAST PARK''', l’unico parco nazionale costiero. Qui si può camminare per scoprire sul  sentiero che segue l’intera costa le scogliere con punti d’osservazione per ammirare delfini e balene. (Per noi è stato impossibile per il tempo inclemente.)
La tappa successiva, dopo aver attraversato Pembroke, è '''St. DAVID’S''', piccolo villaggio nell’estremo sud ovest, caro ai gallesi per essere la città natale del loro patrono. La cattedrale si presenta perfettamente restaurata, ed è una delle più importanti del Regno Unito. All’interno interessanti sarcofaghi in pietra del XIII secolo. Poco distante ci sono i resti del palazzo vescovile. Non mancano, come in altri centri religiosi, le lapidi antiche di pietra sparse sul prato, inglese naturalmente! E finalmente dopo il solito cielo grigio ammiriamo l’abbazia illuminata da squarci di sole.
Arrivano a '''FISHGUARD''', il tempo non poteva che essere inclemente, con pochi sprazzi di sole. Ci rassegniamo alla continua pioggia. Dal porto vedo con nostalgia patire i traghetti per l’Irlanda.


Risalendo la costa occidentale scopriamo '''CARDIGAN''', il paese più “tetro”, almeno fino a quel momento. Cielo scuro e bassa marea nella piccola insenatura dove si getta un fiume limaccioso che fa riaffiorare di tutto: sedie, bidoni, legname…e ai lati un relitto di veliero con alberi spezzati, appoggiato su un fianco e coperto da muschio. La mia fantasia vede in questo luogo il set di un film noir…con ritmi lenti, personaggi di poche parole e un vecchio pescatore, con pipa che nasconde chissà quale segreto….


Via! Sempre più verso nord viaggiando sulla costa occidentale, facciamo tappa ad '''ABERDOVEY''', dove c’è una grande spiaggia con i surfisti che indossano la muta perché l’acqua è freddissima.
A nord il nostro viaggio prevede i quattro castelli fatti costruire da Edoardo I ( quello che trucidò l'eroe scozzese William Wallace.)
Il sovrano inglese, dopo la seconda vittoria nella guerra 1282-83 contro i Gallesi fondò i borghi di HARLECH, CAERNARFON e CONWY. I borghi includevano le fortezze. Edoardo copiò la struttura dei borghi dalle bastie francesi. Per il progetto e la direzione dei lavori fece arrivare un architetto famoso dalla Savoia, James de St Gorge. Egli rimase alle dipendenze del re per trent’anni.
La vera impresa per noi è stata salire i numerosi gradini che portano molto in alto al primo dei castelli edoardiani: '''HARLECH CASTEL'''. Direi inespugnabile! Costruito su uno sperone roccioso in un contesto paesaggistico di straordinaria bellezza, con le montagne di SNOWDONIA alle spalle e il mare non lontano dai piedi dello sperone. La sua imponenza si fa ammirare da lontano.(Alla biglietteria una signora ci racconta d’essere stata a Sorrento. Non vi dico come ha pronunciato Sorrento!)
Il castello è talmente grande che impieghiamo più di due ore per visitarlo.


Tutti i castelli antichi mancano di soffitti, perché non hanno retto al tempo essendo stati costruiti con travi di legno e copertura di ardesia. Così pure i pavimenti che sono tutti crollati. Le scale sono state restaurate per consentire la salita alle torri. Si vedono molto bene i grandi camini, e le indicazioni portano alle sale reali e….alle latrine. Queste mi hanno incuriosito, perché situate in uno stanzino nell’angolo di quasi tutte le stanze, hanno sedile in pietra e con un grosso buco di scarico che finisce sul muro all’esterno. Insomma, nel medioevo scaricavano direttamente nel cortile!
Arrivando dalla A487 vediamo stagliarsi nitidamente nel cielo un'insieme di torri e mura merlate, sentinelle rivolte verso l'Irlanda: siamo a '''CAERNARFON,''' borgo fortificato, sede di uno dei grandi castelli edoardiani del Galles del nord, un castello che impressiona per le possenti mura.
É stato parzialmente restaurato nell’ottocento per la conservazione. Nella torre più imponente, quella dell'Aquila, il 25 Aprile 1284 nacque il primogenito di Edoardo I, l’erede al trono; nel 1301 Edoardo di Caernarfon, fu nominato ufficialmente Principe del Galles con potere sulle terre conquistate dagli inglesi in quella regione.
Da questa prima cerimonia il titolo fu sempre assegnato ai primogeniti maschi del monarca regnante. Anche Carlo d’Inghilterra ha avuto la nomina a Principe del Galles dalla madre Regina Elisabetta in questo castello.


Overdose di castelli: '''BEAUMARIS CASTEL''' fu l’ultimo fatto costruire da Edoardo I nel 1295, ed insieme alle altre fortezze doveva stringere in una morsa il sottomesso Galles del nord. Beaumaris Castle fu costruito sulla costa pianeggiante dell’ISLE OF ANGLESEY che è collegata da un ponte nell’estremo nord ovest. Non fu mai terminato e pare che la parte visibile ai giorni nostri sia la stessa lasciata dall’interruzione dei lavori. A dir il vero l’aspetto è come gli altri, struttura in pietra, soffitti mancanti…Qui ci sono lunghi e stretti corridoi che portano alle stanze e alle torri, è facile perdersi.
Riesco ad immaginare le guardie nel corridoio impettite accanto alla porta del re….o le dame strisciare silenziose contro le mura e portare messaggi segreti alla regina Eleonora, messaggi dal cavaliere misterioso in attesa nella stanza degli incontri privati…e lei uscire furtiva con i biondi capelli sciolti… mentre il tiranno russa sbracato sul suo puzzolente letto!
Gli abitanti attuali del castello sono i gabbiani e i colombi che nidificano ovunque.
Con una scala si sale in alto, dove una parziale copertura serve da passerella per ammirare il castello e il panorama.
Davanti al castello c’è un grande prato che arriva fino al mare, e la bassa marea mostra una sterminata piana di sabbia che dà l’impressione di poterla attraversare a piedi per raggiungere la sponda opposta! Il sole che tramonta dietro al castello vi lancia gli ultimi deboli raggi rossi che accarezzano le colline. Lo spettacolo dura pochi minuti…


Ripercorrendo il ponte per lasciare l’isola di Anglesey, con la A4086 saliamo verso il PASS of Llanberis nello '''SNOWDONIA NATIONAL PARC'''. Il paesaggio del passo è contrastante, rocce, pietre sbriciolate sospese incredibilmente sui fianchi della strada, per fortuna abbastanza grande perché incontriamo un temporale, anzi un diluvio che dura più di un’ora e annulla la visione dei margini stradali. Sul passo pensiamo di fare una breve tappa per ammirare la vista delle montagne, ma c’è pronto l’omino che ci fa pagare parecchie sterline per il parcheggio, incredibile! L’unico spazio possibile per fermarsi a pagamento!
Non paghiamo e continuiamo a viaggiare diretti all’ultimo castello da visitare, il '''
CONWEY CASTEL'''. 
È enorme, con ben otto torri. Sono visibili i muri delle camere del re e della regina al primo piano, la sala del re, la camera delle udienze, il salone grande, la cappella con accanto una cella dotata di latrina dove attraverso una piccola finestra re Edoardo assisteva alla messa.
Nel cortile interno un’enorme e profonda buca serviva da pozzo per gli abitanti del castello.
Le mura e le torri di CONWEY furono costruite in soli 4 anni. Un’impresa eccezionale per l'epoca poiché erano in costruzione anche Caernafon e Harlech.
Nell’estate del 1285 vi lavoravano nel cantiere del castello 1500 persone!


Uscendo dal castello il nostro pensiero è già rivolto al ritorno.

Lasciamo il GALLES diretti all'imbarco di  Dover, finisce lo splendido viaggio nella terra del RED DRAGON.

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