VICHINGHI di Danimarca



I Vichinghi hanno influenzato il corso della storia europea,  in Danimarca hanno lasciato tracce indelebili. I monumenti storici dell'era vichinga sono preservati nelle aree dove la natura non è stata contaminata dall'uomo. Vicino ad Aalborg  c'è una straordinaria testimonianza: un'importante necropoli vichinga.

Arrivare nella necropoli di LINDHOLM HOJE di mattino quando il sito è ancora deserto e la luce del sole crea suggestioni d'ombre alle pietre, è facile lasciarsi trasportare dalla fantasia ed immaginare il modo di vivere del Vichinghi.
È stata la natura a preservare intatta questa necropoli. All'incirca nell'anno mille, vi fu una spaventosa catastrofe che coprì di sabbia tutte le colline di Lindholm, chi si salvò fu costretto all'esilio. Quello che fu rinvenuto sotto una collina furono 700 tombe stratificate e resti di villaggi che vanno dal V secolo fino all'anno mille.

Nella zona a fine giugno c'è un importante mercato vichingo.

Discendenti nella mitologia dai giganti del ghiaccio, i Vichinghi sono conosciuti per le loro straordinarie imprese, è ormai certo che arrivarono fino all'estremità dell'isola di Terranova, da loro chiamata Vinland per le numerose vigne. La scoperta dell'America avvenne dunque cinque secoli prima di Cristoforo Colombo. Essi erano anche degli esperti fabbri. Ma furono soprattutto agricoltori. Solo una minima parte solcava i mari. Ma tutti gli altri contribuiva alla preparazione del viaggio.
I vichinghi esploratori, alla ricerca di espansione territoriale, hanno fama d'essere stati violenti predatori. Nel medioevo la storia era scritta da chi deteneva la letteratura, cioè i monaci. E sono loro che scrivendo la storia raccontavano con enfasi dei pagani feroci che depredavano gli edifici ecclesiali. Ma i Vichinghi non erano solo i protagonisti di quelle cronache.
Nei poemi dell'Edda, che secondo gli antichi erano ispirati dal loro dio Odino, c'è una concezione dell'esistenza che ha caratterizzato la vita dei paesi scandinavi fino ai giorni nostri. L'amore e il rispetto della propria terra e della natura.

PARCO REGIONALE DEL MINCIO

Migliaia di ettari percorsi dal FIUME MINCIO, un fiume sinuoso che visto dal satellite appare come un serpente adagiato fra campagna e boschi verdissimi. Il Parco si estende nella pianura alta verso il lago di Garda, in un'area piana coltivata nel mantovano e in una zona paludosa che diventa lacustre vicino alla città di Mantova. Il fiume Mincio nasce, o meglio esce come emissario dal Lago di Garda dopo aver abbracciato i bastioni di Peschiera del Garda, la cittadina che durante la dominazione asburgica, era una delle quattro roccaforti del Quadrilatero, l' imponente sistema difensivo. Il parco inizia dunque in provincia di Verona dov'è arricchito da vigneti, e poi giù, tra castelli e borghi antichi, arrivando fino a Mantova. L'acqua blu del lago esce dolcemente e diventa smeraldo nel fiume, ai lati del corso d'acqua vi è una pista ciclabile percorribile da Peschiera fino a Mantova. Ed è dalla città dei bastioni che inizia la scoperta in sella alla mia nuova bicicletta.