IRLANDA: lo spirito irlandese


L'IRLANDA: i siti delle leggende, i panorami e le punte estreme protese sull'Oceano da raggiungere come traguardi, dove lasciare le mie impronte e dire: ci sono stata!
La storia di questa terra ha contribuito insieme alla bellezze naturali a creare il fascino dell'Irlanda e il richiamo per molta gente. Questa è ancora oggi l'identificazione della straordinaria terra irlandese.
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La cultura irlandese è la più autentica sopravvissuta in Europa. Gli inglesi con la sottomissione di questo popolo cercarono di cancellare gli aspetti tipici della loro vita, come la religione, la lingua e la musica. Questa specie di genocidio non impedì agli irlandesi di conservare le proprie tradizioni arricchite da miti e leggende. E' per questo che gli irlandesi quando ottennero l'indipendenza dalla Gran Bretagna, scelsero l'antico nome Eire per la loro Nazione. Eire fu un'antica regina della mistica società druida. Ella arrivò "in un mare di vapore"  per liberare l'Irlanda dai nemici. Visitando l'Irlanda è fondamentale conoscere la geografia, ma sopratutto la storia dei popoli. La storia dell'Irlanda parte dalle leggende, dalle antiche tradizioni pagane che si amalgamarono con la religione cristiana. L'Irlanda, unica in Europa, si cristianizzò senza avere per questo nemmeno un martire. I monaci irlandesi partirono dalla loro Terra per predicare la religione e per diffondere la cultura. Nelle loro scuole studiarono i figli dei regnanti.

Può capitare viaggiando di vedere campi con piccole croci sprofondate nell'erba: qui sono sotterrati i morti per carestia. Nel 1845 una malattia colpì le coltivazioni di patate, alimento principale, facendo scoppiare una grande carestia. Il governo inglese, che continuava il commercio imbarcando dall'Irlanda bestiame e grano, prima istituì una specie di mensa dei poveri, poi diede lavoro ai disoccupati con lavori "utili" pagati pochi miseri pence: pulire i campi dalle pietre e costruire quei " bellissimi " muretti a secco che tanto caratterizzano la campagna irlandese!

Con pochi pence non potevano pagare gli affitti e l'esercito sfrattò con la forza i miserabili. Un milione furono i morti per la Grande Carestia.

Per chi non moriva ai bordi delle strade, c'era l'ultima speranza: imbarcarsi sulle navi bara dirette in America e in altri stati. In 10 anni da 8.500.000 d'abitanti, passò a 6.000.000, L'immigrazione continuò fino ad arrivare ai 4.000.000 del XX secolo.



 Attualmente ci sono più irlandesi nel mondo che in Irlanda. Ben quaranta milioni sono gli Irish american, (molti di loro non amano molto i british!) E ottanta milioni in tutto il mondo. Ne troverete parecchi di questi esuli o i loro discendenti viaggiando in Irlanda, alla ricerca delle proprie radici. Mi è capitato di fare amicizia con una famiglia dell'Ohio che ci ha accompagnato nella visita al castello di KilKenny, il capofamiglia era stato in Friuli come militare della Nato. Sulle isole Aran abbiamo incontrato un anziano americano molto debole e malato accompagnato dal figlio, l'impressione che ebbi fu di un uomo che stava visitando per l'ultima volta la sua terra.


L'Irlanda non è solo Guinnes, pioggia e verde, è sopratutto lo spirito del suo popolo, un popolo forgiato da avversità d'ogni genere. 
E' facile lasciarsi conquistare dalla loro allegria e disponibilità, sono chiacchieroni, salutano tutti, perfino in auto alzano la mano dal volante per salutare tutti i viaggiatori che incrociano!

Nel 2001 gli irlandesi della Repubblica d'Irlanda, (L'Ulster o Irlanda del nord fa parte della G.B.), hanno stupito rifiutando di ratificare il trattato di Nizza. Con il 56% di voti contro il 44% favorevoli. (solo il 32% si recò alle urne!).

Furono giudicati ingrati verso la Comunità perché dal '72 al 2001 la Nazione irlandese ricevette da Bruxelles 35 miliardi d'euro.

Ho constatato però che il flusso d'aiuti verso l'Irlanda ha dato i suoi frutti e il paragone con l'Italia è quasi d'obbligo. Purtroppo anche l'Irlanda oggi deve affrontare la crisi economica che ha colpito l'Europa.



L'Irlanda non è solo Guinnes, pioggia e verde, è sopratutto lo spirito del suo popolo.

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