il mio primo trompe l'oeil


Il primo trompe l'oeile

Ho sempre avuto passione per il disegno fin da piccola, mi bastava un foglio e una matita. Ritratti in bianco e nero dei miei idoli e dei famigliari. I primi pennelli e tubetti a olio sono arrivati con il primo figlio, un regalo di mio marito. Dai ritratti e disegni fatti un po’ qua e un po’ là, sono passata ai pennelli e tele, come naturale fosse.
Non conservo nulla di quegli anni perché ad ogni passaggio, ( ci sono per gli “artisti” i periodi d’ispirazioni particolari e diversi) distruggevo tutto. Facevo falò dentro il caminetto, rischiando d’incendiare la canna fumaria!Qualche “survived” forse esiste ancora in giro per la mia provincia, risparmiato per l’intercessione di amici o parenti passati per caso in salotto nel bel mezzo del rito propiziatorio. Naturalmente le espressioni delle loro facce alla vista delle tele ardenti erano da funerale.
Ho dipinto i miei umori, o cambiato colori, cambiato soggetti, l’ultimo periodo “classico” è stato quello delle mamme con bambini. Poi  madonne…non c’è soggetto che mi faccia toccare il cielo come una Madonna col Bambino. Innamorata dei visi di Raffaello, ho passato notti intere a dipingere, creando le mie “icone“… Sentire forza, vigore, fin quando il pennello è nella mano e gli occhi fissi, ora sul particolare, ora socchiusi sul globale. Ma quando decido d‘interrompere, la tensione del corpo si allenta, e la spossatezza colpisce improvvisamente. Ma non finisce qui, perché quando dovrei riposare o dormire dipingo con il pensiero, per poi riportare il progetto mentale velocemente sulla tela o sulla tavola. E le emozioni si accavallano, si rincorrono, si annullano finché il lavoro è terminato. No, non è un hobby, non è rilassante, tutt’altro! E questo è il motivo per cui eseguo un ritratto in due ore, o un paesaggio di due metri in un pomeriggio. Purché non mi sia richiesto o imposto. Odio dipingere a comando.Ho partecipato un paio di volte a delle mostre e ad un solo concorso, ma non fa per me. Non m’interessa mostrare né vendere.
Poi un bel giorno mi sono detta, perché creare e distruggere? Divento “artigiana”! Uso la passione unita alla creatività e manualità per far nascere cose carine. Ho iniziato col dipingere mobili, scatole di legno e oggetti vari. In seguito nasce la passione del restauro e del rinnovo di vecchi cassettoni, comodini sedie e letti. Finché un’estate mia figlia va al mare, la sua stanza è “libera” e decido di farle un regalo: una grande finestra ad arco di pietra con veduta sul lago! Nasce il mio primo grande Trompe l’oeil !

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