Ci
sono due tipi fondamentali di kilt:
l'antico e il nuovo.
L'antico kilt era più grande. Un indumento lungo parecchi metri che all'apparenza sembrava una
stola. Si portava ripiegato numerose volte
intorno ad una cinta di cuoio e una parte veniva gettata sulle
spalle formando un mantello. All'occorrenza gli highlanders lo
usavano come coperta per coprirsi quando si sdraiavano.
Questo kilt non è più indossato, appare in manifestazioni storiche e lo
possiamo vedere nei film, per intenderci era il tartan indossato da
Mel Ghibson nel famoso film Breve Haeart, o in un altro film storico
sulla vita dell'eroe Rob Roy interpretato da Liam
Neeson.
Il kilt odierno è più piccolo, (si fa per dire). L'autentico necessita di ben sei metri e mezzo di stoffa. É una striscia cucita su misura che forma fitte pieghe, viene avvolto intorno alla vita e chiuso con fibbie sul lato destro. Indossato negli ultimi 200 anni rappresenta ancora oggi la classica maniera d'indossare il tartan. Possono esserci delle varianti sulla giacca e sugli accessori: la camicia, la cintura, le calze ecc. Dipende dall'occasione e dal gusto personale. Il modo di portare un kilt oggi è in realtà basato sulla tradizione dei reggimenti scozzesi del diciannovesimo secolo, da questi deriva lo stile chiamato Prince Charlie. Il gonnellino scozzese è indossato dai giovani in modo molto casual con maglioni, maglie delle squadre di calcio o di rugby; con una polo e con stivali al posto delle eleganti scarpe nere. Lo stile molto formale prevalentemente indossato nelle cerimonie prevede la giacca Prince Charlie, una cravatta a farfalla, e l'ampio gonnellino.
Il kilt odierno è più piccolo, (si fa per dire). L'autentico necessita di ben sei metri e mezzo di stoffa. É una striscia cucita su misura che forma fitte pieghe, viene avvolto intorno alla vita e chiuso con fibbie sul lato destro. Indossato negli ultimi 200 anni rappresenta ancora oggi la classica maniera d'indossare il tartan. Possono esserci delle varianti sulla giacca e sugli accessori: la camicia, la cintura, le calze ecc. Dipende dall'occasione e dal gusto personale. Il modo di portare un kilt oggi è in realtà basato sulla tradizione dei reggimenti scozzesi del diciannovesimo secolo, da questi deriva lo stile chiamato Prince Charlie. Il gonnellino scozzese è indossato dai giovani in modo molto casual con maglioni, maglie delle squadre di calcio o di rugby; con una polo e con stivali al posto delle eleganti scarpe nere. Lo stile molto formale prevalentemente indossato nelle cerimonie prevede la giacca Prince Charlie, una cravatta a farfalla, e l'ampio gonnellino.
Io
trovo che il kilt esalti la mascolinità, gli scozzesi in kilt
piacciono molto alle donne!
La
scelta del Kilt
Gli
scozzesi hanno vari modi per scegliere il tartan per il kilt, il più
comune e più tradizionale è relativo al cognome proprio o a quello
di una famiglia dei propri antenati. Attualmente la scelta del Tartan
è più semplice e varia, si sceglie un tartan perché piace , perché rappresenta un luogo che si ama o dove si vive, o
un'associazione alla quale si appartiene. Molte aree o distretti in
Scozia hanno
il proprio Tartan. Noi
che non abbiamo questa tradizione lo possiamo sceglierlo per la
composizione dei colori, a me personalmente piacciono i tartan blu. I
kilt di prestigio sono tutti fatti a mano e su misura. Misure
perfette perché devono vestire con le pieghe chiuse e dritte.
Mutande?
Sì, è vero, gli scozzesi veri sotto il kilt non portano mutante.
Sappiate però che il kilt di pura lana vergine è un indumento
pesantissimo, considerati i 6 metri e mezzo di stoffa che servono
per confezionarlo. Questa “mancanza” del capo intimo è
testimoniata da numerose immagini, complice il vento che alza
il gonnellino.
Nessun commento:
Posta un commento