La Collina dei Vichinghi



Il mito del grande Nord mi accompagna fin dal mio primo viaggio in Europa.

La Scandinavia, Capo Nord, in particolare la Norvegia sarà il prossimo grande viaggio.E grande lo sarà davvero, visto le distanze dalla mia pianura padana.
L'anno scorso a cavallo fra giugno e luglio abbiamo visitato la DANIMARCA.
I giorni a nostra disposizione erano sufficienti per un "assaggio" scandinavo.
Perché "solo" la Danimarca?
Perché non volevamo correre il rischio di chi, per raggiungere l'estremo nord, vi transita frettolosamente. E la Danimarca è stata una sorpresa!
Paese grande come la Lombardia e il Trentino insieme, pensavamo di visitarlo in una decina di giorni, ma la Danimarca è piacevolmente dispersiva con numerosi luoghi caratteristici e belli. Tutto ciò, unito alle strade minori e ai limiti di velocità, ci ha impegnato per 18 giorni.

Natura lussureggiante, dolci colline dai colori caldi delle sterminate coltivazioni di cereali dorati. Laghi, boschi, fiordi. Case colorate dai tetti di paglia. Immense spiagge...Costa frastagliata di oltre 7300 km. Tramonti che non finiscono mai, temperatura mite.
Chiamata anche la Costa Azzurra del nord, è il paese più piccolo fra i tre scandinavi.(Gli altri sono Svezia e Norvegia)
È formata da varie isole, le maggiori sono l'isola Sjælland o Sealand, l'isola Fyn, o Fionia, seguite dalle minori Lolland , Falster e Mon.
Infine la penisola dello Jutland che occupa il maggior territorio.
Vi fanno parte anche le isole Isole Fær o Faore e la Groellandia che è autonoma ed è grande 50 volte la Danimarca.
Le guide parlano di territorio prevalentemente pianeggiante, certo, non ci sono montagne, il punto più alto, misura solo 173 metri!
Regno dei ciclisti? Ciclisti per cultura e tradizione sicuramente, ma sfido chiunque di noi a percorrere l'ondulata campagna danese in bicicletta, è un susseguirsi di saliscendi, se pur di pochi metri, ma secondo me spacca gambe. E' frequente incrociare ciclisti ansimanti con facce rosse, e se vogliamo metterci anche il vento che è una caratteristica della Danimarca si ha idea dell'allenamento extraurbano dei danesi.
Il paese delle favole,perché il primo personaggio famoso che viene alla mente è Hans Christian Andersen. Il paese dove i bimbi sono tutti biondi. È vero! Gli adulti molto meno. E non pensate siano altissimi di statura come la descrizione mitologica dei vichinghi! Caratteristica dei danesi, come degli scandinavi in generale, è il rispetto per la natura.
Si deve fare molta attenzione ai ciclisti che hanno la precedenza, e nelle città sono tantissimi, naturalmente ci sono ogni dove piste ciclabili e appositi semafori. Quello che mi ha colpito dei danesi è l'amore per le tradizioni e l'attenzione verso i bambini. Tutto gira intorno a loro. Non c'è museo o castello che non si preoccupi di coinvolgerli in vari modi. Abbiamo visto bimbi lavorare col fabbro, costruire piccole drakkar, (le navi vichinghe), cucinare, remare. O salire in cuccetta su di una nave museo.
Loro, la storia del loro Paese la imparano sul campo.
Ogni casa ha un pennone nel giardino con esposto il vessillo danese… E naturalmente nei luoghi pubblici. All'esterno dei musei viene issato ogni mattino poco prima dell'apertura delle 10. In ogni piccolo paese c'è uno o più musei. A volte molto interessanti. Quelli che rappresentano il tempo passato, la vita rurale, o la storia della Danimarca sono in maggioranza.
Quelli sui Vichinghi si trovano spesso nelle città e paesi rivolti verso il mare.

I Vichinghi hanno influenzato il corso della storia europea, e in Danimarca hanno lasciato tracce indelebili. I monumenti storici dell'era vichinga sono preservati nelle aree dove la natura non è stata contaminata dall'uomo. Poco lontano da Aalborg, una bellissima cittadina dove abbiamo passato un paio di giorni, c'è una straordinaria testimonianza.

La necropoli di LINDHOLM HOJE' o collina di Hoje.Arriviamo di mattino abbastanza presto, nel sito deserto, quando la luce del sole crea suggestive ombre alle pietre disposte a forma di barca, è facile lasciarsi trasportare dalla fantasia ed immaginare il modo dei Vichinghi.
Al limitare della collina c'è un ampio parcheggio sterrato che in quel momento risulta essere assolutamente vuoto. Siamo gli unici visitatori! Sul terreno evidenti segni di una festa avvenuta il giorno prima, qualche operaio sta caricando gli ultimi tavoli...Peccato non aver partecipato la sera prima a quello che abbiamo saputo dopo era stato un mercato vichingo. Uno dei tanti che avvengono in Danimarca.
Lasciato il mezzo, ci avventuriamo lungo un sentiero che conduce all'interno di un boschetto, passeggiata piacevole, ma dopo l'enorme quantità di pioggia scesa nella notte c'è fango dappertutto. Dopo qualche minuto giungiamo ad un edificio in cemento: il museo, che però risulta chiuso, aprirà più tardi, alle dieci. Di fronte un cancello in legno segna l'ingresso al sito archeologico, che è aperto e gratuito, quindi entriamo.
Il sentiero s'inerpica sulla collina passando attraverso il bosco ed in breve giungiamo alla sommità: davanti a noi si estende un pascolo in cui, apparentemente senza un ordine prestabilito, emerge dal terreno un grande numero di pietre. É la necropoli di Lindholm Hoje.
Siamo nella parte occidentale della penisola dello Jutland, che ha la particolarità di cambiare il profilo geografico. Le grandi dune di sabbia sono nei secoli avanzate verso l'interno e hanno costretto le popolazioni ad immigrare.
È stata la natura a preservare intatta questa necropoli. Infatti, all'incirca nell'anno mille, vi fu una spaventosa catastrofe che coprì di sabbia la zona e le colline di Lindholm. Gli abitanti che si salvarono furono costretti all'esilio. Nel 1950 iniziarono i grandi scavi e sotto la collina di sabbia furono rinvenute circa 700 tombe stratificate e resti di villaggi che vanno dal V secolo fino all'anno mille. I danesi reputano questo sito archeologico uno dei più significativi per studiare il passato.
Questa è la più grande necropoli della Danimarca.
Dalla collina si ha una spettacolare vista sul Limfjord, una via d'acqua molto importante per gli antichi navigatori vichinghi. Lindholm Hoje è stata occupata da una colonia alla fine dell'età del ferro e poi fino all'inizio del periodo vichingo. Le tombe più antiche sono delimitate da triangoli di pietre, mentre quelle più recenti presentano cerchi, ovali o a forma di nave. A testimonianza dell'importanza della navigazione per gli antichi vichinghi. Molte di queste tombe trovate stratificate erano a cremazione, cartelli con disegni in loco rappresentano le varie fasi della cerimonia. Altre tombe avevano resti d' inumazione. La forma e la disposizione delle pietre si pensa fosse dovuta al rango o al sesso della persona sepolta o cremata. Durante gli scavi sono stati ritrovati nelle tombe un insieme di oggetti vari, alcuni dei quali risalenti al V secolo.
Le vestigia di una strada a rivestimento in legno indicano la presenza di un grande villaggio. Nell'interessante museo annesso alla necropoli si ripercorre la vita nel villaggio grazie ai reperti degli scavi e alle ricostruzioni.

Il Lindholm Museum, inaugurato nel 1992, consiste in due diverse mostre archeologiche. Si racconta la storia di come sono vissuti e morti gli abitanti dell'età del ferro e nell'era vichinga. Inoltre viene rappresentata la vita attorno al Fiordo nell'antichità. Le due mostre espongono in modo molto originale i reperti archeologici affiancati da suoni e immagini per soddisfare il visitatore dando la possibilità di rivivere la vita dell'uomo antico.
La necropoli in sé per il turista frettoloso potrebbe risultare irrilevante, ma
complice la prima luce del mattino e l'assenza di visitatori, la collina mi ha lasciato l'emozione di camminare tra le pietre antiche scoprendo le radici del popolo vichingo.

P.S. il prossimo mercato vichingo si terrà l'ultimo fine settimana di giugno 2017

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