DONEGAL
Il
viaggio riparte da qui e siamo al settimo giorno di permanenza in
Irlanda.
Questa contea è disseminata di laghi paludosi, foreste,
brughiere, scoscese montagne e distese di spiagge sabbiose. Uno
spettacolo della natura. Una zona di meravigliosa bellezza.
L’Irlanda
è molto varia, ed è stata una sorpresa perché non si finisce mai
di ammirare panorami sempre diversi! Come tutte le aree occidentali,
il Donegal conserva forte il senso della sua cultura tradizionale, e
non è raro trovare qui le più belle musiche popolari.
Siamo sulla
N56, usciamo sulla R257 e ci dirigiamo verso
MEENLARAGH
È una
penisola di sabbia con spiaggia immensa e dune che si protraggono
verso l’Oceano. Quel mattino era deserta, con due minuscoli puntini
all’orizzonte: un uomo a passeggio con cane. Abbiamo
parcheggiato davanti ad un piccolo bar e fatto uno spuntino con caffè
irlandese e un dolce tipico con uvetta.
Non
lontano vi è un molo dove un traghetto imbarca i turisti diretti
all’ISOLA DI TORY.
TORY ISLAND
È ai confini del
mondo! Qui vivono pochissimi irlandesi, isolani convinti che non
hanno nessuna intenzione di trasferirsi.
Dal
grazioso paesino di Crolly, seguendo la R259, viaggiamo intorno a THE ROSSES, una penisola che offre magnifiche vedute selvagge, lande
spazzate dai venti con i caratteristici muretti di pietra nella
campagna. Nel tardo pomeriggio assistiamo al sole cadente che offre rari
effetti e colori.
Con la N56 raggiungiamo ADARA città
del tweed e della lana. Questa regione, insieme alle Ebridi
scozzesi produce il famoso tessuto tweed indossato dall’aristocrazia
inglese. Molto resistente, riproduce i colori della natura. Adara ci sono fabbriche e negozi. Ne visitiamo qualcuno, ma i prezzi
sono proibitivi. Alla fine prendiamo un tipico maglione irlandese per
nostro figlio maggiore (60euro).
Continuando sulla N56 arriviamo a KILLYBEGS città con porto di pesca, molti pescherecci e numerosi pub.
Qui non resistiamo al nostro primo
fish and chips! Esagerato! Gli irlandesi hanno razioni abbondanti! Loro mangiano fish a tutte le ore…e naturalmente
birra….birra….birra!
DONEGAL città
La città
è tutta intorno alla piazza triangolare: the Diamond.
C’è un
grande parcheggio vicino al fiume Eske. Sotto una sottile pioggia
visitiamo le rovine della DONEGAL ABBEY, fondata dai
francescani. Per la posizione fu usata come fortezza e trasformata
poi in polveriera, saltò in aria nel 1601. I corvi, la pioggia, la
nebbia sul fiume, il grigio del cielo e il cimitero tra la
vegetazione lasciata selvaggia, dà a questo luogo un atmosfera da
romanzo gotico.
Meglio il CASTELLO, poco distante dalla piazza.
Costruito nel 1474 fu parzialmente distrutto durante la guerra
anglo-irlandese. Nel XVII secolo un nobile vi costruì la dimora. È
visitabile.
Nelle vie circostanti la piazza ci sono numerosi pub e
negozi.
Non lontano da Donegal, a circa un chilometro, c’è un
centro artigianale: il Donegal Craft Village. Qui oltre che a
vendere i propri prodotti, si possono osservare gli artigiani
lavorare nella loro bottega. I prezzi sono vari e per chi
vuole acquistare souvenir questo villaggio è l’ideale.
LOUGH
ERNE
Lasciata Donegal passiamo da BALLYSHANNON, poi la
costa sud del lago Erne fino ad ENNISKILLEN. La strada che
costeggia il lago offre un bellissimo spettacolo con il lago dai
riflessi argentati, numerose piccole isole e rive fiorite. In
pratica siamo rientrati nella parte sud-ovest dell’Ulster!
Ad
Enniskillen c’è un bel castello del XV secolo posizionato sulle
rive del lago. Conquistato e ricostruito dagli inglesi nel 1607, fu
simbolo per molto tempo della dominazione inglese.
Da questa
cittadina andando verso sud ritorniamo nella Repubblica
Irlandese.
SLIGO
Sulla N15 prima di raggiungere Sligo,
c’è il Cimitero di DRUMCLIFF, qui oltre ad una CROCE CELTICA
in pietra scolpita del XII secolo, inserita nel muro del cimitero, vi
è '''la tomba di WILLIAM BUTLES YEATS, poeta ufficiale dell’Irlanda repubblicana e premio nobel per la letteratura nel
1923.
La strada si snoda tra “muraglie” di altissime
piante di rododendro rosa e legnosi e inimmaginabili cespugli di
eriche gialle. Con l’intenzione di fermarci per la notte
in un campeggio bellissimo, arriviamo sopra un promontorio sulla baia
a ROSSES POINT. Sorpresa! Il camping è letteralmente ed
esclusivamente “colonizzato” da enormi camper olandesi e
tedeschi! Sicché ci dirigiamo mestamente a SLIGO, dove
visitiamo le rovine di un’ABBAZIA fondata dai domenicani nel XIII
secolo. Resti di magnifiche campate gotiche, stemmi scolpiti. Da
vedere il bellissimo chiosco del XV secolo. Qui, leggendo sul
dépliant che è consegnato all’ingresso, abbiamo la conferma ai
nostri sospetti ogni qualvolta visitiamo queste rovine: l’abbazia e
il convento sono stati “usati” come cava di pietre!
Siete
pescatori? Volete pescare salmoni? Andate a BALLINA !
In
questa cittadina nell’estuario del MOY RIVER, il più pescoso
d’Irlanda, i salmoni arrivano a migliaia da febbraio a
settembre. Sul fiume la pesca è regolamentata, ma nel mare è
libera.
Durante la festa annuale del salmone a metà luglio, gli
abitanti si vestono con vecchi abiti del 1800 e girano in calesse.
Musica e birra a volontà!
.
Abbiamo trascorso complessivamente
21 giorni nell’Eire, e a detta di chi vi abita, siamo stati
fortunati perché abbiamo avuto solo pochi giorni di pioggia. I
primi, soprattutto. Merito del periodo? Il mese di giugno è fresco,
ma pare sia il meno piovoso insieme a maggio.
ACHILL
ISLAND
Se mi si chiede cosa mi è rimasto impresso negli occhi
dell’Irlanda, la mia mente corre ad ACHILL ISLAND è la più
grande isola irlandese unita alla terra ferma da un
ponte.Quando verso le 19 abbiamo imboccato la strada ATLANTIC DRIVER a sud d’Achill Island, ci è apparso un
paesaggio che non abbiamo mai visto e che sono certa non vedremo mai
più. Colline spoglie, selvagge scogliere con le immancabili
pecore.
La luce solare che annunciava il prossimo tramonto era
perfetta, una luce che per più di un’ora ci ha offerto emozioni
incredibili. Qui abbiamo trovato tutta l’essenza dell’Irlanda.
Il tempo è spesso mutevole, ma noi siamo stati benedetti. Scesi dal
camper per le foto era difficile risalire e lasciare Achill
Island…. Sarà uno dei posti dove sicuramente ritornerò a
riprendere il mio cuore!
Si dice che sull’isola vi abitino
molti ex poliziotti americani d’origine irlandese, venuti qui al
momento della pensione.
A nord dell’isola vi è un villaggio
fantasma, dove pochi resti di mura sono a testimoniare la vita prima
della Grande Carestia che spinse la gente ad abbandonare i propri
villaggi. Sui lati dell’Atlantic Driver vi è il
KILDAVNET
CEMENTERY e una chiesa in rovina dove vi sono sepolte molte
vittime della Grande Carestia.
.
Per la notte ci spostiamo a Newport, città che ha dato i natali alla famiglia di Grace
Kelly.
Poi Westport e Ballinrobe, con la N84 che ci porta fino a ROSS ERRILY,
|
Ross Errily |
il più grande monastero francescano d’Irlanda.
Il suggestivo luogo è in mezzo ai prati, lo raggiungiamo a piedi
dopo aver parcheggiato davanti ad un cascinale.
Si intravede
da lontano ed è impressionante, solo le pecore stazionano
all’esterno del recinto. Il cancello si apre
cigolando….all’ingresso un cartello con la storia e un immagine
disegnata di quando il priorato era nel pieno dell’attività.
Naturalmente spicca subito il nome di quel tale Cromwell, sempre lui,
"l'Attila" degli irlandesi, ma nonostante il suo passaggio
il convento e l’abbazia sono i meglio conservati
d’Irlanda.
|
Kilemore Abbey |
CONNEMARA
Forse la mitologia irlandese
è nata qui, nel CONNEMARA. Qui è gelosamente conservata la cultura
gaelica. Un tempo regione molto popolata nonostante solo il 20% della
terra sia coltivabile.
I piedi affondano nella torba,
dappertutto cataste di “mattoni” estratti dalle torbiere con una
vanga apposita e lasciati ad asciugare. Ne abbiamo preso uno da
bruciare nel nostro caminetto. Nulla di speciale se non che fa tanto
fumo!
Terre rocciose e spoglie, laghi disseminati da isole, coste
frastagliate.
Qui il terribile Cromwell spinse i proprietari
terrieri cacciati dal resto d’Irlanda dopo aver espropriato i loro
beni. Qui morirono di stenti senza sepoltura …
E sempre
qui durante la Grande Carestia, a 10 pence al giorno per non morire
di fame, la gente era costretta a costruire muretti di pietre. Quei
bellisimi muretti a secco che tanto caratterizzano
l'Irlanda.
Iniziamo il giro del CONNEMARA con la N59. Ci fermiamo
al parcheggio di KYLEMORE ABBEY, presa d’assalto dai turisti.
Vediamo i primi pullman con italiani. La folla non fa per noi e
nemmeno il pagamento del ticket, perché la nostra Heritage Card non
prevede l’ingresso in luoghi privati. Sicché fotografiamo
dall’esterno il castello, sede di un collegio gestito da suore
benedettine. L’abbazia è una piccola chiesa neogotica
ISOLE
ARAN